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al testo di Livia
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Orologi desueti
Quando ti parlo mi seguono i tuoi occhi senza più chiedermi nulla ci sono giorni in cui il sole cuoce la pelle dove sarebbe bellissimo chiudere gli occhi, semplicemente, sotto una carezza di luce col respiro a rilento ascoltare il suono del vento o il verso del cuculo che torna dalle terre dorate. Il tempo sbiadisce l’esistenza come una gomma cancella dalle dita anche l’ultimo contatto, ci sono giorni in cui quando mi parli non riesco più a chiederti nulla ché il tuo viaggio iniziatico s’e ancorato ad un tempo orfano dove il linguaggio è sfiorito fra le lancette di un orologio che non segna più il tempo
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